Conosci i nostri partner • 14.02.2020

Mattia Rota – trade marketing manager – divisione gourmet di Callebaut

Conoscere il cioccolato professionale significa valorizzare le proprie competenze creative

Fin dal lontano 1911, anno di nascita dell’azienda a Wiezem, in Belgio, per la Callebaut è stato chiaro che il dialogo sarebbe stato orientato decisamente verso i professionisti del gusto. Progressivamente, in oltre 100 anni di storia, questa vocazione è diventata sempre più l’elemento centrale del proprio posizionamento di mercato, portando il brand Callebaut e stabilire un legame forte con pasticcierigelatieribaristichef e ristoratori. Non è un caso che la famiglia Callebaut sia stata fra le prime imprese dolciarie al mondo ad “inventare” le coperture al cioccolato per pasticceria.

Ma è a partire dagli anni Sessanta che si è moltiplicato il numero di professionisti che preferiscono lavorare con i blocchi di cioccolato belga Callebaut. Sempre in questo periodo, l’azienda ha sviluppato su scala mondiale la sua gamma di cioccolati, contribuendo in modo decisivo a generare la fama del cioccolato belga.

Sono tante le innovazioni che hanno rafforzato costantemente il rapporto di stima e collaborazione con i professionisti. Ad esempio, con l’introduzione delle gocce di cioccolato solido Callets, Callebaut ha offerto nuove opportunità nell’impiego di cioccolato artigianale. Le gocce Callets consentono, infatti, di dosarefondere e temperare il cioccolato con maggiore precisione, migliorandone la lavorabilità e aiutando i professionisti ad ottenere ottimi risultati finali. Sempre di Callebaut è la gamma di cioccolato macinato belga per locali e baristi. Si tratta del primo cioccolato che coniuga un ottimo sapore ai benefici dei flavanoli e alla grande praticità per i locali pubblici. Proposte, che, come le tante alte soluzioni professionali firmate Callebaut, meritano di essere conosciute nelle loro caratteristiche e unicità. Un repertorio che fornisce molteplici potenzialità di lavoro, ma anche assist di marketing significativi, in quanto l’impiego di cioccolato eccellente consente di trasferire questa scelta di qualità alla clientela finale, catturandone l’interesse e generando consensi.

“L’attenzione per la formazione dei professionisti – ci dice Mattia RotaTrade marketing manager divisione Gourmet di Callebaut – è sempre stata al centro dell’impegno dell’azienda: la nostra filosofia qualitativa sollecita ad incrementare e promuovere la cultura di settore. Sempre a questo scopo, Callebaut accoglie artigiani da tutto il mondo nella prima scuola specializzata sul cioccolato di settore, la “Chocolate Academy Callebaut Belgium”. Da 3 anni Callebaut ha aperto una scuola anche in Italia, la “Chocolate Academy di Milano”, con un polo internazionale del gelato al cioccolato.

E’ lo stesso principio che anima anche la nostra collaborazione con CAST Alimenti. Nel duplice percorso che vede da un lato l’utilizzo dei nostri prodotti durante le tante attività di CAST dedicate al mondo del dolce (e non solo in pasticceria!), e d’altro lato nell’organizzare corsi specifici dedicati alla maggiore conoscenza del mondo del cioccolato. Ci capita anche di ospitare nelle nostre strutture formative corsisti di CAST Alimenti

Può sembrare incredibile, ma sul tema del cioccolato anche a livello di dialogo con i professionisti c’è ancora tantissimo da dire e da fare.

Il cioccolato è un mondo! Originicaratteristiche distintive dei tipi di cacao, metodi produttivitipologieprocedure di impiego… perfino il pasticcere esperto sul cioccolato ha sempre qualcosa da imparare, anche perché vengono introdotte continue novità. Faccio solo un esempio che ci riguarda: il lancio di una nuova gamma di creme spalmabili con vero cioccolato e quindi non solo a base di cacao. Proprio questo è fra i temi più interessanti: come e perché cacao e cioccolato sono due ingredienti diversi. E’ necessario fare ordine e precisione in uno scenario molto articolato. Quello che viene identificato dal pubblico come gusto al cioccolato può avere infatti tantissime sfumature e caratteristiche diverse. Se il professionista conosce bene questo mondo, può fare lui stesso poi un’azione educativa verso il suo pubblico. L’artigiano spesso si esprime meglio in laboratorio che nel promuovere il proprio lavoro. Ma le sue conoscenze le può trasferire ai suoi collaboratori al banco, che hanno un dialogo diretto con la clientela. Che ciò avvenga è fra i principali obiettivi del nostro impegno di cultura professionale, che portiamo avanti con grande soddisfazione insieme a CAST”.