Capita spesso che durante i quattro, intensi mesi di Alta Formazione in CAST Alimenti nascano amicizie così salde da sfociare in sodalizi professionali.
E’ il caso di Marcella Bozzola 34 anni e Benedetta Calvi 28 che durante il corso di Alta Formazione pasticcere sono diventate amiche con tante affinità: stesse radici pavesi, stesse ambizioni imprenditoriali, stessa passione per la pasticceria. Al punto da decidere di abbandonare entrambe carriere già avviate (Marcella, laureata in ingegneria biomedica, lavorava da 8 anni in Regione Lombardia e Benedetta con laurea in economia e impiego amministrativo per una insegna distributiva) e, dopo il tirocinio, aprire nel gennaio 2020 la “Pasticceria Iria” a Voghera.
1. L’apertura a fine gennaio e, dopo nemmeno un mese, la chiusura per il lock-down. Come avete organizzato la vostra attività per rimanere sul mercato e fidelizzare i clienti?
Benedetta e Marcella: La nostra è stata un’apertura “col botto”! Il giorno dell’inaugurazione saranno girate in pasticceria più di mille persone, tra amici e conoscenti. Nel primo mese c’era stato un buon avvio, iniziavamo a farci conoscere ed erano molti i clienti che apprezzavano i nostri prodotti e tornavano a comprarli. Non a caso abbiamo scelto di aprire a Voghera, perché riteniamo sia una cittadina con un grande potenziale per la nostra attività. Tutto marciava per il verso giusto, quando il lock-down ci ha costrette a fermarci. Per mantenere il contatto appena creato con la clientela, nel periodo di chiusura abbiamo avviato un servizio a domicilio che promuovevamo sui social. Poi, grazie alla formula che abbiamo adottato in negozio di colazioni e pasticceria, l’8 maggio abbiamo potuto aprire il servizio caffè e take-away e il 18 maggio, finalmente, abbiamo riaperto.
2. Com’è nata la vostra passione per la pasticceria?
Marcella: è una passione nata fin da bambina che ho continuato ad alimentare da autodidatta grazie all’attività della mia famiglia che si occupava di panificazione. Avevo scelto un indirizzo completamente diverso per la mia vita, gli studi in ingegneria biomedica e il lavoro in Regione Lombardia, senza però mai abbandonare la pasticceria a livello amatoriale; poi la passione per questo mestiere ha avuto il sopravvento su tutto.
Benedetta: La tradizione dolciaria familiare è un filo rosso che ci accomuna. Anche la mia famiglia aveva un’azienda che produceva un dolce tradizionale dell’Oltrepò pavese, le ciambelle di Mornico Losana. E sempre come Marcella, anch’io ho fatto studi differenti da questo settore: Economia e commercio a Pavia e un lavoro lontano anni luce dalla pasticceria, che però era sempre lì, sotto traccia, fino a quando non ho capito che ero felice solo quando mettevo le mani in pasta!
3. Perché avete scelto CAST per la vostra formazione?
Marcella: Nel panorama italiano, abbiamo optato per la scuola che offriva la formazione migliore, la più completa. Dopo essermi informata, ho scelto il corso di Alta Formazione per Pasticcere in CAST perché sapevo che mi avrebbe garantito un’adeguata formazione professionale.
Benedetta: Come per Marcella, anch’io cercavo una formazione completa e professionale, volevo avere i migliori Maestri e la possibilità di stage in pasticcerie di alto livello. Cercavo un ambiente stimolante e CAST, per me, era tutto questo.
4. Siete diventate amiche durante il corso in CAST. Quando avete capito che la vostra amicizia poteva diventare anche un sodalizio lavorativo?
Benedetta: E’ avvenuto un po’ di tempo dopo la fine del corso. I rispettivi stage (io da Sebastiano Caridi e Marcella da Domenico Spadafora) ci hanno fatto capire che per realizzare il nostro sogno, aprire un laboratorio di pasticceria in proprio, era necessario uno sforzo fisico e mentale che da sole era quasi impossibile affrontare.
Marcella: Abbiamo unito le forze e dato consistenza ad un sogno comune. Sono dell’idea che quando c’è la mano d’opera (in questo caso la nostra!) e il capitale, il sodalizio che si crea sia vincente e duraturo. E comunque per i prossimi 8 anni, la durata del mutuo che abbiamo acceso, Benedetta non mi può lasciare!
5. Che tipo di pasticceria fate nel vostro laboratorio e come risponde la clientela?
Benedetta e Marcella: Abbiamo un’offerta che spazia dalle colazioni, (molto graditi i nostri sfogliati con il lievito madre), alle mignon, alle torte moderne e tradizionali come la “zuppa di Voghera”. In questa prima fase di avvio dell’attività ci interessa fare bene tutto per andare incontro ai gusti del mercato locale, abbastanza classici. L’elemento chiave della nostra pasticceria sono le materie prime di grande qualità e nessun impiego di semi-lavorati. Ci piace anche giocare con le consistenze, come con la nostra “Torta Iria” che i clienti apprezzano molto. Ma sabato e domenica il cannoncino e il bignè sono un must!
6. Qual è la cosa che più vi gratifica del vostro lavoro?
Il sorriso dei clienti dopo aver assaggiato i nostri prodotti e quando tornano a comprarli.
7. E’ presto per tirare le somme, ma che idea vi siete fatte di questi primi mesi di attività in proprio. Avete altri progetti per il futuro?
Siamo un’attività giovane che si è ritrovata catapultata in una situazione senza precedenti. Con queste premesse, a sei mesi dall’apertura non siamo in grado di fare un bilancio realistico: in estate c’è sempre un calo naturale dell’attività e ci manca uno storico su cui poter fare confronti. Possiamo dire, però, che nel complesso l’attività è ripresa bene e che le colazioni stanno funzionando. Al momento, quindi, qualsiasi ulteriore progetto è prematuro. Dobbiamo principalmente stabilizzare l’attività, migliorarci nel nostro lavoro e nella produzione in laboratorio, oltre a far quadrare i ritmi del personale. Ma il rodaggio in un periodo così complesso ci ha dimostrato che il nostro sodalizio funziona ed è solido quindi… aspettatevi novità!