Imma Lovine e la sua carriera “work in progress”

Diplomata in CAST, affianca il Maestro Diego Crosara nei laboratori di un pastry brand di lusso

Imma Lovine e la sua carriera “work in progress”

Diplomata in CAST, affianca il Maestro Diego Crosara nei laboratori di un pastry brand di lusso

Nel curriculum Imma descrive la sua vita professionale “… una tela su cui spargo tanti colori”.  Scorrendolo, infatti, si resta impressionati dalla quantità e qualità delle esperienze inanellate da Imma nel corso della sua pur breve attività lavorativa: entrata da stagista nell’Atelier del Maestro Denis Dianin, in tre anni ne diventa responsabile del laboratorio. Sempre attenta alla sua formazione, ha frequentato i corsi di specializzazione dei maestri della pasticceria internazionale (Massari, Grolet, Hermè, Michalak, Bachour, ecc.) e collaborato con alcune prestigiose aziende del settore. Da circa un anno affianca il Maestro Diego Crosara in qualità di responsabile dei laboratori del pastry brand di lusso Marchesi 1824 (Gruppo Prada).

Come sei entrata nella Pasticceria Marchesi e in che cosa consiste il tuo lavoro?
Formarmi in CAST Alimenti è stato per me un canale d’accesso privilegiato al mondo del lavoro, perchè mi ha permesso d’incontrare i grandi professionisti della pasticceria. Non è quindi un caso se proprio in CAST Alimenti ho conosciuto il Maestro Diego Crosara, colui che mi ha voluto fortemente in questo fantastico progetto. Nel ruolo di responsabile di laboratorio, lo affianco nella creazione di nuove collezioni di pasticceria, avendo sempre chiaro l’obiettivo di sviluppare il marchio rispettando quei principi di qualità ed eccellenza che identificano Marchesi 1824 da quasi due secoli.

Che formazione avevi prima di iscriverti al corso di Alta Formazione Pasticcere in CAST Alimenti?
Ho frequentato il liceo socio psico-pedagogico e sono laureanda in tecnologia alimentare presso la Facoltà di Agraria all’Università di Napoli Federico II. La passione per il cibo nella mia vita c’è sempre stata e le mie scelte professionali non sono state un cambio di rotta, ma una logica conseguenza: la conoscenza della chimica, per esempio, mi è servita a capire meglio alcuni aspetti tecnici dell’arte pasticcera. Per me è importante, infatti, non sentirmi mai spettatrice di una ricetta, ma capirla, viverla, respirarla.

Che ricordi hai della tua formazione in CAST Alimenti?
Ho iniziato il corso il 29 Settembre 2014 e mi ricordo che le gambe mi tremavano tantissimo! Finalmente ero nel mio mondo, o meglio, sentivo di volerne far parte a tutti i costi. Nulla mi rendeva più felice quanto indossare quella giacca. Fare il corso di Alta Formazione Pasticcere in CAST Alimenti è stata una prova importante, perché ha rappresentato per me il passaggio da una passione amatoriale al mondo professionale, in cui sognavo di inserirmi.  Ero finalmente nella scuola dei grandi maestri, dove si insegna l’eccellenza con passione e rigore. CAST Alimenti entra nel cuore e non ne esce più. Nascono forti amicizie, collaborazioni, perché è più facile condividere una passione con chi è mosso dallo stesso entusiasmo.

Ti capita di applicare quanto appreso in CAST Alimenti nel tuo attuale lavoro?
Nelle aule di CAST Alimenti si insegna un metodo di lavoro speciale che abbina la potenza del sapere all’alchimia della pratica. E quando hai la capacità di applicare la conoscenza alla pratica, hai la competenza che ti permette di sapere e saper fare, quindi di avere una professionalità completa. Valori e concetti che porto sempre con me.

Nel tuo lavoro, su quale aspetto ritieni bisognerebbe puntare ancora di più a livello formativo nel prossimo futuro?
La capacità di fare impresa. I pasticceri moderni, oltre a creare dolci straordinari, gestiscono con successo le loro attività commerciali e quindi non sono solo bravi artigiani, ma anche abili imprenditori. Prodotto, obiettivo, competenze, mercato e modello di business sono gli elementi da tenere in considerazione quando si fa impresa “pasticceria”. Certo ci vuole anche creatività, fantasia, passione, un pizzico di romanticismo, perché no. Ma sono doti che da sole non possono bastare in un concetto moderno di pasticceria.

Come vedi il tuo futuro professionale?
Sino a qualche anno fa sognavo un’attività tutta mia a Napoli, avvolta dai profumi di una terra dove i sapori incantano. Ma quando si fanno delle scelte cambia il corso della vita e il proprio futuro. Oggi penso di star costruendo per il mio domani: cerco di fare sempre più esperienza, di investire su me stessa e sulla mia formazione. In questo mestiere non puoi mai considerarti arrivato, sono continue le sfide da affrontare. Ed è proprio ciò che mi piace del mio lavoro!