Giovani per ragioni anagrafiche, Beatrice (29 anni) e Alberto (32) sono però già dei solidi professionisti con una esperienza di lungo corso alle spalle. Dopo la formazione per entrambi in CAST nell’Alta Pasticceria, Beatrice ritrova Alberto dal maestro Denis Dianin durante uno stage. Poi le loro strade si dividono. Beatrice decide di fare una nuova esperienza presso il Bistrot Garibaldi del giovane chef stellato Lorenzo Cogo, dove, in 4 anni, scala tutte le posizioni: diventa, infatti, pastry chef responsabile del ristorante, del bistrot, della pasticceria e dell’intera linea di panificati. Nel frattempo, Alberto, dopo l’esperienza di laboratorio in D&G, per completare la sua conoscenza delle materie prime e delle attrezzature per la pasticceria, diventa commerciale per un retailer di prodotti dell’arte bianca. Il loro amore ha una svolta e anche le loro strade professionali si ricongiungono in “BABU Dolce Salato”, la pasticceria di concezione moderna, inaugurata ad agosto 2021. Un progetto, quello di BABU, che si propone di rivisitare in chiave contemporanea la tradizione della pasticceria italiana e francese adattandola alle esigenze del quartiere in cui sorge, grazie a un’offerta dolce/salato, appunto, che copre tutto l’arco della giornata. Il successo è immediato, tanto che la Guida de Il Gambero Rosso a sei mesi dall’apertura gli assegna 2 torte su tre. Non male come inizio, ma entrambi vogliono ancora di più. Lo dimostra il fatto che tra le mete del recente viaggio di nozze di Beatrice e Alberto c’erano anche le piantagioni di cacao di Valrhona in Repubblica Dominicana … Quando si dice “professionisti”!
Dianin, Crosara, Massari: quanto è stato importante l’esempio dei maestri per la vostra formazione professionale?
A partire dal nostro percorso in CAST, i Maestri sono stati dei punti di riferimento e anche di svolta nella nostra formazione. Chi ha lasciato un segno è stato sicuramente il maestro Dianin che oltre ad averci insegnato tanto durante il nostro periodo di lavoro da lui, si è dimostrato un maestro sempre presente e disponibile. Pensa che abbiamo fatto la prima mandata di panettoni BABU in videochiamata perché voleva essere sicuro che non sbagliassimo nulla! 😊
Un altro maestro con il quale siamo rimasti in ottimi rapporti e che quando può passa a trovarci in pasticceria è il maestro Crosara. La sua concezione di salato in pasticceria è d’ispirazione per noi ed è il motivo per il quale nel nostro banco mignon non mancano mai quelle salate!
Qual è secondo voi la formula vincente di BABU Dolce Salato?
La sua dinamicità, il fatto di essere un locale che comprende un’offerta all day, dalla colazione alla pausa pranzo, dalla merenda al cocktail serale. Ci piace giocare con la stagionalità delle materie prime, tutte di ottima qualità, che ci permettono di variare i menu (colazione, brunch, pausa pranzo e pasticceria) all’inizio di ogni nuova stagione. Anche la scelta di proporre il brunch ogni sabato e domenica si è rivelata vincente perché ha “trainato” con sé l’offerta di prodotti salati che abbiniamo alla proposta di pasticceria. Sono tutti fattori che ci distinguono rispetto alle pasticcerie tradizionali che si trovano a Vicenza e che ci identificano come pasticceria innovativa.
Essere una coppia anche nel lavoro è un punto di forza?
Lo è sicuramente. Certo, non è facile scindere il lato privato da quello lavorativo, ma a volte anche questo aspetto gioca a nostro favore. Ci piace ragionare assieme su ogni singola scelta che facciamo e questo è molto apprezzato anche dai nostri collaboratori con i quali abbiamo instaurato un ottimo rapporto di fiducia e rispetto. Siamo in due ma riusciamo sempre a trovare un’unica soluzione ai problemi!
Inoltre, e forse questo è il segreto della nostra armonia nel lavoro, essendo ognuno responsabile principalmente di un reparto (io il laboratorio ed Alberto la sala e l’amministrazione) riusciamo a dividerci i compiti principali in maniera equa. Ti assicuro che è di grande aiuto, per un’attività così recente, poter contare su un’organizzazione interna ben strutturata.
Entrambi siete stati dipendenti nel settore del food. Sulla scorta della vostra personale esperienza, avete fatto delle scelte gestionali conseguenti nella vostra nuova attività?
Entrambi abbiamo fatto esperienze professionali importanti e, di conseguenza, impegnative sul piano personale. Da queste esperienze abbiamo tratto il meglio per quanto riguarda la produzione e l’organizzazione del lavoro, mentre per la gestione del personale abbiamo fatto scelte precise e diverse rispetto al nostro vissuto. Pensiamo che con una buona organizzazione ed un personale competente si possano ottenere grandi risultati. Ci piace condividere ogni scelta che riguarda i prodotti da mettere in produzione con le persone con cui lavoriamo, dallo stagista del laboratorio al responsabile della sala, perché pensiamo che la condivisione renda più stimolante il lavoro. Vogliamo che tutti siano partecipi del nostro progetto: BABU senza i nostri collaboratori non esisterebbe e per questo gli siamo riconoscenti ed è giusto dimostrarglielo.
Che ricordi avete di CAST Alimenti e quanto vi è di aiuto quello che avete imparato a scuola nel vostro lavoro quotidiano?
I ricordi di CAST sono vivi e indelebili nella nostra mente. CAST ci ha offerto la possibilità di entrare a stretto contatto con i più grandi professionisti della pasticceria e da ognuno di loro imparare qualcosa di importante. Conoscenze che hanno definito i tratti principali del nostro futuro di pasticceri. Questa scuola ti fornisce ogni singolo strumento utile a formare mente e manualità.
Uno degli insegnamenti più importanti è stato quello di non sottovalutare mai l’attrezzatura da laboratorio. Il 90% dei nostri macchinari rientra nell’industria 4.0.: con le giuste tecnologie e una gestione “smart” da remoto l’organizzazione è sicuramente facilitata, lo stoccaggio e la produzione sono ottimizzati, lo spreco è minimo ed il lavoro è decisamente semplificato. E questo ce lo ha insegnato proprio CAST!
Che consigli daresti a dei giovani che sono attratti dalla professione di pasticcere, ma sono spaventati dall’impegno e dal sacrificio della vita privata che spesso comporta?
Non nego che una delle parole che meglio descrive il nostro lavoro è “sacrificio”, che però va sempre in coppia con “soddisfazione”. Ma se penso alla mia esperienza, nei posti di lavoro dove ho dimostrato impegno e spirito di collaborazione sono stata ripagata con nuove posizioni di responsabilità e opportunità di crescita. Tutto dipende da quali sono i propri obiettivi lavorativi e personali. Si sa, il weekend bisogna lavorare e da ottobre a febbraio l’unico orizzonte sono le pareti del laboratorio; ma la gioia che un cliente ti trasmette quando assaggia qualcosa che hai creato con le tue mani, è impagabile.
Progetti per il futuro?
E’ troppo presto per parlarne, anche solo per scaramanzia. Stay tuned! 😉